Ecografi e strumenti di ultima generazione

Esami diagnostici e strumentali

Presso il Centro Medico Poli3 è possibile sottoporsi privatamente a diverse tipologie di esami diagnostici, strumentali ed allergologici con poca attesa e con l’utilizzo di strumenti ed attrezzature mediche moderne e all’avanguardia. Particolare attenzione è rivolta dal poliambulatorio specialistico alle ecografie, eseguite da medici ospedalieri specializzati e con ecografi di ultima generazione.

L’Ecocolordoppler è un esame indicato per lo studio delle strutture vascolari e mediante il quale è possibile vedere movimento e direzione del flusso sanguigno. Fornisce immagini a colori dei flussi sanguigni venosi ed arteriosi, evidenziando anche le più piccole lesioni delle pareti dei vasi sanguigni in modo da consentire una precisa valutazione dell’entità del problema.

L’Ecocolordoppler dei Tronchi Sovraortici (TSA) è un esame finalizzato allo studio della morfologia ed al monitoraggio dei vasi sanguigni che nutrono le strutture del capo e per la diagnosi delle malattie cerebrovascolari. Questo esame, che viene anche effettuato per escludere la presenza di trombosi venose, permette di riconoscere le lesioni aterosclerotiche, il conseguente grado di stenosi e il loro evolversi. Viene richiesto dagli specialisti per l’inquadramento di un paziente a seguito di ictus o TIA (Attacco Ischemico Transitorio) e per la diagnosi di aneurisma. Utile per lo screening di pazienti con fattori di rischio cardiovascolare.

L’Ecocolordoppler degli arti superiori o inferiori viene utilizzato principalmente per lo studio e il monitoraggio delle patologie vascolari come stenosi arteriose e venose, aneurismi, trombosi e insufficienze venose. L’esame permette di rilevare eventuali aneurismi (dilatazioni) o stenosi ed occlusioni (restringimenti) dei grossi vasi sanguigni addominali. Queste sono patologie che spesso si sviluppano senza fornire particolari sintomi.

L’elettrocardiogramma dinamico completo secondo Holter (Holter cardiaco) è un metodo diagnostico, non invasivo e indolore, utilizzato per monitorare l’attività elettrica del cuore durante un intervallo di tempo più o meno lungo che corrisponde solitamente a 24 – 48 ore, sino ad un massimo di 7 giorni. L’Holter cardiaco è utile per lo studio di tutte le aritmie e di sintomi quali il cardiopalmo, le vertigini e la perdita di coscienza; è inoltre utile per diagnosticare un difettoso apporto di sangue al cuore (ischemia) o per definire la natura di un dolore toracico.
Per sottoporsi a questo esame il paziente deve recarsi, previo appuntamento, dallo specialista cardiologo presso il Poliambulatorio Specialistico, dove gli verranno applicati sul torace degli elettrodi collegati ad un apparecchio portatile che registra l’attività elettrica del cuore, nell’intervallo di tempo definito dal medico, che andrà sempre tenuto indossato, di giorno e di notte, durante l’espletamento delle normali attività quotidiane, in modo da rendere il più possibile reali le misurazioni. Trascorso il tempo prescritto il paziente dovrà recarsi nuovamente presso i nostri ambulatori per rimuovere elettrodi ed apparecchio. Infine il medico specialista analizzerà i dati registrati per effettuare una diagnosi di eventuali patologie cardiache.

L’Elettrocardiogramma – E.C.G. è un esame mediante il quale è possibile registrare e rappresentare graficamente l’attività elettrica del cuore, che corrisponde alle contrazioni e alle decontrazioni con cui il muscolo cardiaco svolge la sua attività di pompaggio del sangue. L’E.C.G. consente di monitorare il ritmo del cuore, alla ricerca di eventuali aritmie e/o l’eventuale aumento della dimensione delle camere cardiache.

Per eseguire l’elettrocardiogramma vengono applicati sul paziente delle piastrine adesive, chiamate elettrodi, collegate all’elettrocardiografo. Gli elettrodi rilevano e trasmettono l’attività elettrica generata dal cuore all’elettrocardiografo il quale la elabora e la stampa su carta sotto forma di tracciato grafico.

L’Ecocolordoppler Cardiaco è un esame, indolore e non invasivo, che permette la ricostruzione e la visualizzazione del cuore su un ecocardiografo, attraverso l’utilizzo di ultrasuoni trasmessi da una sonda posizionata sul torace. In questo modo è possibile visualizzare le camere cardiache, misurare le loro dimensioni, valutare il corretto pompaggio del sangue e lo stato delle valvole cardiache. Con questo esame si possono inoltre diagnosticare quasi tutte le malattie cardiache ed è possibile seguire la loro evoluzione nel tempo.

In particolare, con l’ecocolordoppler cardiaco è possibile eseguire:

  • una valutazione qualitativa e quantitativa delle malattie delle valvole cardiache;
  • una valutazione delle dimensioni e del movimento delle pareti del cuore;
  • una valutazione delle cardiopatie congenite;
  • una valutazione degli esiti di un intervento cardiochirurgico.

L’esame si svolge come una normale ecografia che ha come oggetto di indagine il cuore. Il medico specialista fa scorrere sul petto del paziente, all’altezza del cuore, una sonda con apposito gel.

Le ecografie sono esami diagnostici non invasivi che utilizzano onde sonore ad alta frequenza, dette ultrasuoni, per ottenere immagini dei tessuti molli superficiali e degli organi interni del corpo. Gli ultrasuoni non sono in alcun modo dannosi.

Un’ecografia viene utilizzata per visualizzare la maggior parte degli organi interni del corpo come cuore, aorta, arterie e vene, fegato, vie biliari, colecisti, pancreas, milza, reni, vescica, genitali interni maschili e femminili, tiroide e paratiroidi, tendini e muscoli.

L’ecografia viene richiesta al fine di valutare la maggior parte delle patologie che interessano i vari organi e per avere un’immagine generale dello stato del loro stato di salute.

Il prick test è un test allergologico cutaneo di fondamentale importanza per la diagnosi delle allergie respiratorie, alimentari e verso altri allergeni, come ad esempio il latex.

Durante questo test, utilizzato per determinare se una sostanza specifica provoca infiammazione allergica con meccanismo immediato, mediato da immunoglobuline E (IgE), alcune gocce di allergene purificato vengono posizionate sulla superficie cutanea e successivamente la cute viene scalfita con una lancetta monouso al fine di lasciar penetrare l’allergene attraverso gli strati più superficiali della cute. Dopo un’attesa di circa 15-20 minuti viene valutata la reazione manifestata in corrispondenza di ogni allergene precedentemente posizionato. In caso di reazione positiva è possibile osservare una reazione caratterizzata da un circoscritto edema cutaneo, intensamente pruriginoso e contornato da un alone di eritema.

Con il prick test può essere valutata la sensibilizzazione allergica verso allergeni di varia natura:

  • allergeni inalanti, come pollini, derivati degli acari o degli animali domestici, muffe
  • alimenti, sia di origine vegetale che di origine animale;
  • latex;
  • veleno di insetti (la dignostica di queste allergie comprende anche test cutanei di tipo intradermico);
  • farmaci (la dignostica di queste allergie comprende anche test cutanei di tipo intradermico).

Il patch test è un test allergologico utilizzato per determinare se una sostanza specifica provoca infiammazione allergica della cute con meccanismo ritardato, ovvero cellulo-mediato. Indicato in presenza di eczema da sospetta Dermatite Allergica da Contatto (D.A.C.) o Dermatite Atopica, il patch test aiuta ad identificare quali sostanze possono essere la causa della reazione allergica.
Piccole quantità delle sostanze da testare (apteni) vengono posizionate in cellette di plastica o allumino adese ad un supporto (cerotto o patch). Il patch viene quindi applicato sul dorso del paziente e mantenuto in sede per 48 – 72 ore. Dopo tale periodo, il medico provvede a rimuovere il patch e verifica il risultato del test.
In fase di test il paziente può avvertire fastidio e prurito a livello del dorso, di modesta intensità. In caso di fastidio intenso è necessario avvertire immediatamente il medico. Il test tuttavia non determina in alcun modo il rischio di gravi reazioni come ad esempio uno shock anafilattico.
In Italia, la serie di apteni che risulta più utilizzata è la serie definita dalla Società Italiana di Dermatologia Allergologia Professionale e Ambientale, la quale comprende oltre 25 apteni di varia natura. Gli apteni più comuni responsabili di dermatite allergica da contatto comprendono: nichel, cromo, coloranti, conservanti e profumi.

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